
Il ruolo dei designer di giocattoli: creatività, tendenze e intuizioni che cambiano il settore
Un po’ inventore, un po’ narratore, un po’ visionario: questa figura professionale deve essere in grado di comprendere cosa affascina il target, di anticipare le tendenze, di tradurre il proprio estro in un prodotto sicuro, divertente, stimolante.
Il futuro in cui i giocattoli non sono più semplici oggetti inanimati ma compagni interattivi, che crescono ed evolvono insieme ai bambini, è già realtà. Questo scenario coincide con una fase di trasformazione senza precedenti per l’industria, guidata dall’innovazione tecnologica, dalla sostenibilità e da un’attenzione crescente all’inclusività. Progettare giocattoli oggi significa plasmare esperienze che non solo divertono, ma nutrono la curiosità, l’apprendimento e il senso di appartenenza dei bambini di ogni cultura.
Il ruolo dei designer di giocattoli: quando la creatività ridefinisce le regole
Merito dei più grandi designer di giocattoli, attraverso lampi di genio quasi irripetibili, è stato proprio quello di rivoluzionare l’universo ludico. È il caso di Ole Kirk Christiansen, il carpentiere “papà” dei LEGO: negli anni Trenta l’imprenditore danese iniziò a produrre giocattoli in legno, precursori dei celebri mattoncini. La sua intuizione fu quella di creare un sistema modulare che permettesse di assemblare e smontare liberamente le costruzioni, creando oggetti dal nulla. Oggi LEGO è ben più di un gioco e rappresenta a tutti gli effetti un linguaggio universale per l’infanzia e non solo.
Un altro esempio emblematico è quello che riguarda Jim Swearingen, che nel 1977 ebbe la lungimiranza di acquistare per conto della sua azienda, la Kenner Products, i diritti di Star Wars e di dar vita alle prime action figure del franchise. Per la prima volta i film diventavano esperienze di gioco: di lì a poco il mercato del giocattolo sarebbe cambiato per sempre, sulla base del concetto che ogni film potesse avere una sua linea di prodotti capaci di estendere la narrazione oltre lo schermo.
Tendenze che hanno plasmato il settore dei giocattoli
Come possiamo intendere dalle esperienze citate, ogni epoca ha i suoi trend. Negli anni Novanta, in particolare, l’attenzione si è spostata sui giocattoli interattivi ed educativi: dal Tamagotchi, che insegnava ai bambini la responsabilità di prendersi cura di un cucciolo virtuale, fino ai primi peluche parlanti. Oggi, con l’apporto della tecnologia, i designer stanno esplorando nuove frontiere come l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata e la personalizzazione estrema per adattare ogni esperienza ludica alle esigenze individuali.
Ma non è solo la tecnologia a guidare il cambiamento: anche l’attenzione ai valori contemporanei e alle tematiche sociali ha acquisito un’importanza crescente. Basti pensare a Barbie, che negli ultimi anni ha abbandonato lo stereotipo della “bambola perfetta” per abbracciare l’inclusività con modelli che rappresentano diverse etnie, abilità fisiche, professioni. Dietro queste scelte ci sono proprio designer e creativi, che studiano come rendere i giocattoli un veicolo di valori positivi.
I giocattoli del domani: il futuro tra tecnologia, sostenibilità, personalizzazione
I designer di giocattoli si trovano oggi di fronte ad una sfida affascinante: coniugare tradizione e innovazione rispondendo ad un pubblico sempre più consapevole e smart. Il futuro vedrà giocattoli sempre più capaci di integrare il mondo fisico con quello virtuale. Realtà aumentata e realtà virtuale potrebbero offrire ai bambini esperienze immersive che vadano anche a incoraggiare l’apprendimento e l’inventiva. La crescente consapevolezza ambientale, inoltre, impone anche per i giocattoli l’uso di materiali riciclati, biodegradabili o provenienti da fonti sostenibili.
Grazie ai progressi nella stampa 3D e nelle tecnologie digitali, è ormai possibile creare giocattoli personalizzati che rispecchino l’estetica o le preferenze individuali: action figure che assomigliano ai loro proprietari, puzzle basati su un disegno fatto in casa e così via. Questa personalizzazione non solo aumenta l’attaccamento al giocattolo, ma stimola anche la fantasia e l’espressione personale. È dunque legittimo ipotizzare che il prossimo grande cambiamento proverrà proprio dal tavolo di un designer che, come hanno fatto Ole Kirk Christiansen e Jim Swearingen, riuscirà a vedere oltre il semplice giocattolo, immaginando nuovi modi per divertirsi.