Roberto Sedinho: chi è, storia e curiosità
Si tratta di uno dei personaggi principali e più amati della serie: viene introdotto in qualità di ex stella del calcio brasiliano (dalle evidenti origini giapponesi) che ha dovuto appendere prematuramente gli scarpini al chiodo per via di un grave problema alla vista.
In lingua originale, il suo vero nome è Roberto Hongo. Fin dai primissimi episodi diventa un mentore per Tsubasa, accompagnandolo nella strada verso il successo. Roberto è ben più di un semplice allenatore: incarna il sogno del suo allievo, è un simbolo di passione e dell’importanza di avere un supporto nei momenti chiave del proprio percorso.
Da allenatore a figura paterna: la storia di Roberto Sedinho
Prima che il suo problema di salute venisse a galla, Roberto rappresentava il classico calciatore brasiliano di altissimo livello: era conosciuto in patria, e non solo, per le doti tecniche, l’eleganza e le giocate fuori dal comune. In seguito al distacco della retina, il suo mondo cambia completamente. Persa la possibilità di realizzare il suo sogno, Hongo sprofonda in un baratro che lo porta anche a tentare il suicidio. A salvarlo, però, ci pensa il padre di Holly, decisivo nella scelta di Roberto di partire alla volta del Giappone in cerca di una cura.
Proprio nel Paese del Sol Levante, l’ex calciatore conosce Tsubasa Ozora e decide di fare di tutto per renderlo un campione. Il maestro insegna all’allievo tattiche e tecniche avanzate, ma soprattutto l’importanza della dedizione e del sacrificio. Sedinho spinge il ragazzo a credere nel proprio talento e ad inseguire il sogno di entrambi, trasmettendogli l’ambizione di giocare un giorno in Brasile e successivamente di raggiungere i vertici del calcio mondiale. A tratti funge anche da figura paterna, compensando in parte l’assenza del genitore biologico, costantemente lontano per lavoro.
Roberto, tuttavia, non rimane a lungo nella vita di Oliver: ad un certo punto decide di tornare in Brasile per motivi personali e professionali. La sua partenza lascia il giovane affranto, ma con una grande responsabilità sulle spalle: il dovere di applicare ciò che ha imparato e di continuare a crescere come calciatore e come uomo.
Un personaggio simbolo per lo spettatore
Il passato di Hongo, costellato di gioie e dolori, offre un messaggio potente e complesso soprattutto nei confronti di un pubblico infantile. Essere salvato dal signor Ozora in un momento di grave crisi esistenziale ha consentito al brasiliano di trovare una nuova ragione di vita, attraverso il ruolo di mentore: si tratta di un esempio calzante di come un dramma personale non debba necessariamente segnare la fine. Roberto riesce a lasciarsi alle spalle il dolore e ad incanalare la propria passione verso un nuovo scopo, quello di aiutare Tsubasa a realizzarsi.
Sedinho diventa così un’icona di resilienza: dopo aver toccato il fondo, trova la forza di riprendere in mano la propria vita e di trasmettere un impatto positivo su quelle altrui. Questo concetto sfida la convinzione che una battuta d’arresto possa trasformarsi in un fallimento definitivo: anche quando un sogno s’infrange c’è sempre la possibilità di progettarne un altro. Un simile insegnamento si rivela particolarmente educativo per i ragazzi, che possono imparare a vedere le difficoltà come occasioni di crescita. Tale aspetto, oltre a rendere memorabile il personaggio, aggiunge una dimensione adulta e riflessiva ad un cartone animato che, seppur incentrato sul calcio, si addentra in tematiche universali.
Yoichi Takahashi, il “papà” di Captain Tsubasa, avrebbe attinto a diverse figure per ispirarsi a quella di Hongo. Una di queste è Socrates, icona del calcio brasiliano, forse più per un discorso di somiglianza fisica. A livello di trascorsi, invece, Roberto sembra più vicino a Tostao, uno dei grandi “10” del calcio carioca: come Sedinho, anche lui ha dovuto ritirarsi prima del tempo, a soli 27 anni, dopo un incidente di gioco che gli ha provocato il distacco della retina. Se questa ispirazione fosse veritiera renderebbe il personaggio di Roberto ancor più significativo, aggiungendo una dimensione di realismo e profondità alla storia.