Qual è il giocattolo più antico al mondo?
Non a caso, infatti, gli archeologi hanno rinvenuto la prova di oggetti ludici rudimentali in quasi tutte le civiltà: alcuni dei ritrovamenti più remoti sono addirittura datati a diverse migliaia di anni avanti Cristo. Nell’antico Egitto sembra andassero di moda bambole e modellini di animali, nell’antica Grecia e Roma erano diffusi cerchi, trottole e piccoli carri, nell’Asia antica ci sono i primi riferimenti legati ai pupazzi. La funzione educativa e ricreativa del gioco, insomma, ha ricoperto un ruolo significativo sin dai primi momenti della società umana, nello sviluppo dell’immaginazione, della socializzazione e delle abilità cognitive dei più piccoli.
Dalle bambole agli yo-yo: i passatempi più antichi al mondo
I primi giocattoli, insomma, risalgono indiscutibilmente a migliaia d’anni fa, in quella che è un’autentica rappresentazione dell’ingegno delle civiltà antiche. Spesso, gli oggetti riflettevano la quotidianità o le credenze religiose delle loro culture: servivano per insegnare ai bambini i ruoli sociali, i costumi e i valori spirituali. È il caso degli animali in argilla appartenuti ai Sumeri, che rappresentavano le pecore o i buoi, fonti essenziali di lavoro e risorse multiple, oppure le bambole che si pensava raffigurassero spiriti o divinità, o ancora le trottole e i dadi, che avevano un significato rituale e venivano collegati a cerimonie religiose.
Proprio le bambole sono tra gli oggetti da gioco più arcaici in assoluto: erano costituite da materiali primitivi come legno, argilla, osso, avorio e, solo più avanti, il tessuto. Trottole d’argilla sono state rivenute in antichi insediamenti mesopotamici e in diverse altre culture, mentre dagli scavi archeologici in Asia Minore e in Grecia sono emersi dei carri giocattolo in legno, dotati di ruote funzionanti. Utilizzati nelle civiltà del 3000 a.C. anche come strumenti musicali, i sonagli erano tra i più diffusi ninnoli per neonati: alcuni esempi sono stati trovati anche nelle tombe egizie. Chiudiamo con gli yo-yo, dalle origini che risalirebbero all’antica Grecia: sono emerse, anche in questo caso dagli scavi archeologici, statue di ragazzi greci che giocano con questi manufatti.
La storia del Senet, il padre dei giochi da tavolo
Per quanto riguarda i giochi da tavolo, il più remoto di cui si abbia notizia è il Senet, nato in Egitto verso la fine del terzo millennio avanti Cristo. Per giocare si utilizzava un tabellone rettangolare, suddiviso in trenta caselle sistemate in tre righe da dieci. Ciascun giocatore disponeva di cinque o sette pedine che si muovevano lungo il tabellone. L’obiettivo era muovere tutte le pedine fuori dal tabellone prima dell’avversario. Il Senet non era apprezzato soltanto dai membri delle classi sociali meno elevate ma anche dall’élite: basti pensare che persino nella tomba del faraone Tutankhamon sarebbe stato trovato un tabellone. Il primo gioco da tavolo sembrerebbe aver acquisito negli anni un significato religioso e simbolico: veniva associato al viaggio dell’anima nell’aldilà e alla protezione degli dei ed era spesso raffigurato nelle tombe, proprio a simboleggiare il transito spirituale nel regno dei morti. Si ipotizzava, insomma, che giocando a Senet si potesse ottenere la protezione delle divinità, assicurandosi un viaggio sicuro verso la vita eterna.
Il giocattolo più antico al mondo: qual è?
Ma allora qual è il giocattolo più ancestrale tra quelli tuttora esistenti? La risposta lascia spazio ad una serie di speculazioni. Potrebbe trattarsi dei fantocci di legno e di ceramica rinvenuti nelle tombe egiziane: uno di essi, in particolare, era ubicato in un sepolcro nell’antica città di Tebe, risalente al 2000 avanti Cristo. Questa bambola di legno, con capelli realizzati mediante corde di paglia e fili di lana, è conservata presso il Museo Egizio del Cairo. Un sonaglio di ceramica di circa 4000 anni si trovava invece in un sito nella regione dell’Anatolia Centrale, in Turchia. Sempre qui nelle vicinanze, un piccolo mezzo di trasporto a ruote di circa 5000 anni è emerso dal loculo di un bambino. In buona sostanza ci sono diversi esempi di bambole e trottole antiche, seppur estremamente fragili, che sono ancora oggi esposte nei musei di tutto il mondo, a testimonianza di quanto i giocattoli fossero radicati fin dalle prime civiltà.