Qual è l’anime più famoso al mondo?
In sostanza, possiamo affermare che vi sono aspetti misurabili – appunto, le vendite e i ricavi da merchandising – ma esistono anche dimensioni meno concrete e tangibili, come il già citato impatto culturale o il valore affettivo che gli spettatori di diverse generazioni riconoscono alle serie più disparate.
Un criterio molto sintomatico è quello legato alle vendite – in formato DVD o Blu-Ray – o agli streaming degli episodi sulle piattaforme. Vanno considerati anche la riconoscibilità internazionale del brand, l’impronta culturale e in particolare l’impatto sulla cultura pop (specialmente nei Paesi occidentali), l’engagement e la fanbase. Questi ultimi due fattori si possono valutare analizzando le interazioni sui social, che premierebbero opere più recenti come Attack on Titan, capaci di dare origine ad un enorme interesse globale, a discussioni e a teorie tra i fan. Fatte le opportune premesse, addentriamoci allora in un excursus su alcuni tra gli anime più influenti al mondo e proviamo a determinarne il più affermato.
Gli anime più popolari: da Dragon Ball a Sailor Moon
Nel decretare l’anime più famoso al mondo bisogna chiaramente pescare tra quelli che hanno varcato i confini del Giappone, godendo di un certo apprezzamento a livello mondiale. Tra questi, autentiche pietre miliari sono Dragon Ball e Sailor Moon, i cui adattamenti animati hanno debuttato a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. La storia di Goku e dei suoi amici, in particolare, ha avvicinato diverse generazioni al mondo degli anime, tra combattimenti epici e personaggi memorabili.
Restando negli anni Novanta, l’esordio di One Piece in televisione è datato 1999: le avventure di Monkey D. Luffy alla ricerca del leggendario tesoro del “Re dei pirati” hanno acquisito negli anni una fanbase mondiale estremamente devota. Tra gli anime più globalmente riconoscibili in assoluto, merita una menzione particolare la serie Pokemon: nata a partire dall’omonima saga videoludica, racconta le peripezie di Ash, Pikachu e centinaia di mostriciattoli immaginari da catturare, allenare e far combattere per divertimento. In quasi trent’anni, i Pokemon hanno dato vita ad un franchise smisurato: tra giochi, carte collezionabili, film, merchandising e serie TV, questa proprietà intellettuale è una delle più redditizie e iconiche a livello internazionale. Come dimenticare infine Naruto, tratto dal manga di Masashi Kishimoto e comparso in televisione nei primi anni Duemila? La storia del giovane e dispettoso ninja biondo merita una menzione d’onore tra le serie più amate, anche per le tematiche peculiari legate a valori come la perseveranza e l’amicizia.
Nonostante la loro “giovane età”, anche anime più recenti come Death Note, Attack on Titan e My Hero Academia hanno conquistato uno status di culto nel giro di pochi anni. Tutto merito di temi moderni, trame complesse e alta qualità in animazione e produzione, senza contare la spinta inevitabile di piattaforme streaming come Netflix e Crunchyroll.
Pokemon è l’anime più famoso al mondo? Perché sì
In definitiva, sebbene non esista una risposta univoca e risolutiva, possiamo decretare che Pokemon, Dragon Ball e One Piece fanno parte – in ordine sparso – del podio degli anime più famosi al mondo per longevità, influenza culturale e successo commerciale. Il primo, in particolare, rappresenta un fenomeno davvero unico nel panorama dei prodotti d’animazione: il suo franchise, in fin dei conti, va ben oltre l’anime stesso.
Il successo commerciale dei Pokemon è straordinario: giochi legati a questo mondo che hanno coinvolto generazioni, carte collezionabili ancora ricercatissime a distanza di anni, un merchandising che copre praticamente ogni settore di mercato. L’incredibile longevità, unita alla capacità di attrarre continuamente nuovi fan, elevano Pokemon come un caso di studio senza precedenti nel mondo anime: la serie ha proprio trasceso il suo status, fino a diventare un autentico fenomeno culturale globale.