Come si sta evolvendo il mercato degli anime 2024: i dati
Come ogni anno, l’associazione ha messo a punto un resoconto completo sui cambiamenti dell’industria in questione. Il risultato dell’indagine testimonia che, lasciata alle spalle la pandemia, il mondo degli anime ha visto uno sviluppo verticale, espandendosi sempre di più anche a livello internazionale. Basti pensare che nel 2022, anno di riferimento per gli ultimi dati disponibili, questo business ha superato del 6,8% il record assoluto dell’anno precedente, con una crescita di ben 185,5 miliardi di yen.
Gran parte dei meriti va ad una serie di fattori che hanno spianato la strada: la diffusione sempre maggiore delle piattaforme di streaming, una popolarità globale del prodotto ai massimi storici e le diverse collaborazioni internazionali. Gli anime, in definitiva, non si possono più considerare un fenomeno soltanto giapponese: questa forma d’arte è sempre più apprezzata e celebrata in tutto il mondo. Andiamo a scoprire perché.
Le piattaforme di streaming come alleate del mercato degli anime
Uno dei principali motori di una sempre maggiore internazionalizzazione degli anime, come accennato, è legato evidentemente alle piattaforme di streaming. Servizi come Netflix, Crunchyroll, Prime Video e Disney+ hanno investito molto nel settore: sui loro cataloghi è disponibile un ampio ventaglio di contenuti, accessibili a livello globale. Soltanto in Giappone, nel 2022, il mercato domestico dello streaming di anime ha raggiunto i 165 miliardi di yen, con un incremento del 7,1% rispetto all’anno precedente.
Grazie alle piattaforme, insomma, gli anime possono raggiungere sempre più persone, creando un pubblico ampio e diversificato e trainando la domanda e la popolarità delle produzioni giapponesi. La stessa Netflix negli ultimi anni ha ampliato il suo catalogo producendo serie originali e acquisendo diritti di streaming esclusivi: una cassa di risonanza che ha contribuito in modo importante alla diffusione internazionale dei prodotti giapponesi.
Merchandising e prodotti nella cultura popolare
Anno dopo anno gli anime hanno avuto un impatto costante sulla cultura pop globale, influenzando settori come moda, musica e arte. La loro crescente presenza tra i media mainstream sta alimentando un processo di normalizzazione di questa arte, progressivamente più accettata e apprezzata a livello mondiale. Gli anime hanno preso così ad influenzare persino marchi di moda, musica pop o addirittura l’arte contemporanea: questa industria è ormai a tutti gli effetti parte integrante della cultura pop globale. Dalle action figures all’abbigliamento, anche il merchandising legato ai cartoni animati giapponesi ha visto un notevole incremento. Nel dimostrarlo viene ancora in nostro sostegno la ricerca dell’AJA, che sottolinea come il mercato giapponese del merchandising relativo ai personaggi anime abbia raggiunto quota 669 miliardi di yen nel 2022.
Il proliferare di questo business “parallelo” ha giovato significativamente anche alla stessa industria degli anime, contribuendo a sostenere la produzione e promuovendo ulteriormente i brand degli audiovisivi giapponesi. Le aziende, dal canto loro, hanno sfruttato l’immensa popolarità dei personaggi di fantasia per proporre prodotti sempre nuovi, dai giocattoli ai videogiochi, alimentando una cultura del consumo che va oltre la mera fruizione degli episodi.
I numeri più importanti del mercato anime
I dati raccolti dall’ Association of Japanese Animation per il 2022 evidenziano come i diversi segmenti del mercato degli anime stiano crescendo, contribuendo all’industria in modi diversi. Il mercato internazionale rappresenta il segmento più grande, con entrate di 86 miliardi di yen, pari al 25,1% del totale: è aumentato del 3,5% rispetto all’anno precedente e del 19,2% rispetto al 2019. Il settore televisivo degli anime, invece, ha generato 77 miliardi di yen, il 22,6% del mercato totale, con un +6,9% rispetto al 2019. Chiude il podio il merchandising, che ha generato 67 miliardi di yen, il 19,6% del totale. Seguono a ruota lo streaming (34 miliardi di yen, il 10,2% del totale), il segmento ha visto una crescita maggiore rispetto al 2019 (+60,6%), e il mercato cinematografico, che ha generato 30 miliardi di yen, pari all’8,8% del totale.