Chi è il lettore di fumetti e manga in Italia: tutti i numeri
Secondo il bilancio più recente a disposizione, tracciato in un’indagine realizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE) in collaborazione con Lucca Crea e presentata in occasione del Lucca Comics & Games 2023, oggi nel nostro Paese ci sono circa 10,2 milioni di fruitori di albi di ogni genere. Questa fetta di appassionati rappresenta circa il 23% della popolazione tra i 15 e i 74 anni: un pubblico, dunque, piuttosto eterogeneo dal punto di vista dell’età e dei consumi culturali. Andiamo allora a delineare un identikit del lettore di questo genere di media, che paiono diffondersi sempre più nel nostro Paese.
Il lettore di fumetti e manga in Italia: numeri, demografia e interessi
Come accennato, della categoria dei fruitori di fumetti e manga fanno parte ragazzi, adolescenti, giovani adulti e persino uomini e donne fino ai 74 anni. Stando allo studio citato in precedenza, l’84% di questa popolazione legge anche romanzi e saggi. Il 47% di loro opta per gli e-book, il 40% ascolta podcast e il 19% audiolibri. Il profilo in questione, dunque, corrisponde generalmente ad un individuo culturalmente attivo, che integra gli albi con altre forme di consumo formativo. In generale, comunque, va sottolineato che il mercato del fumetto in Italia si trova in un momento storico abbastanza fortunato: nel 2022, il valore delle vendite a prezzo di copertina ha raggiunto i 179,1 milioni di euro (+15,7% rispetto al 2021). Sempre più gettonati in particolare si rivelano i manga, gli albi originari del Giappone, che fanno registrare un autentico boom. A testimoniarlo i dati snocciolati durante il Salone Internazionale del Libro 2022: si è passati da un business pari a 11,2 milioni di euro nel 2019 ai 58,3 milioni di euro del 2021. Se guardiamo invece ai dati dei primi nove mesi del 2023, riferiti a librerie tradizionali, e-commerce e supermercati, il mercato ha segnato un fisiologico rallentamento: il venduto ammonta a 62,8 milioni di euro, in calo del 13,4% rispetto allo stesso periodo nel 2022, con 6,5 milioni di copie distribuite (-18,9%).
Preferenze di genere e canali di vendita
Esaminando i calcoli posti sotto la lente d’ingrandimento poc’anzi, la tipologia di fumetto più popolare appare di gran lunga quella dei manga, che nel 2022 rappresentano il 58,1% delle vendite totali di fumetti. Tutto merito di storie articolate e ben disegnate, che coprono un ampio ventaglio di generi e tematiche e risultano attraenti per un pubblico ampio e diversificato. Si può optare per albi di avventura, azione, fantasy, horror, commedie, drammi e molto altro, ritrovandosi tra le mani sempre qualcosa di appassionante e avvincente. Le illustrazioni dettagliate e la qualità narrativa, poi, sono uniche nel loro genere: i “mangaka” dedicano molto tempo e attenzione alla creazione dei loro disegni e dei personaggi, con risultati spesso molto espressivi e ben caratterizzati. Alle spalle dei manga, al secondo posto ci sono graphic novel e comic strip, con il 28,4% delle vendite, e al terzo i fumetti per bambini e ragazzi, con il 13,5% delle vendite. Possiamo allora affermare con cognizione di causa che la cultura popolare giapponese, con la diffusione di anime e manga, abbia contribuito significativamente all’aumento dell’interesse verso il fumetto in tutte le sue sfaccettature, creando un pubblico sempre più vasto e variegato. Per far fronte ad un aumento della domanda, dunque, i canali di vendita si stanno moltiplicando in tutto il Paese: l’indagine presentata al Lucca Comics parla di ben 440 fumetterie sparse sul territorio italiano, che vendono articoli sia nuovi che usati e offrono anche altri servizi correlati, come ad esempio quelli per le vendite online o gli eventi in store, con un assortimento medio di 5.300 titoli. Non più, quindi, soltanto luoghi di acquisto, ma anche spazi dove promuovere socializzazione e confronto.