Marketing culturale, cos’è e come promuovere eventi
Per raggiungere tali scopi, gli addetti ai lavori si avvalgono di strategie e tecniche specifiche. Tra queste, come vedremo, ci sono la pubblicità, le relazioni pubbliche, il branding, la gestione dei social media, la sponsorizzazione e molto altro. La categoria di prodotti o servizi che il marketing culturale promuove rispetto a quello tradizionale si concretizza in quello che è un contesto di riferimento profondamente differente. Un simile approccio di marketing si distingue per la sua natura particolare, finalizzata al coinvolgimento e all’apprezzamento della cultura, attraverso piani di comunicazione e di promozione.
Aspetti chiave del marketing culturale
Come ogni strategia che si rispetti, un disegno di marketing culturale passa attraverso una fase preliminare di identificazione del pubblico target. Prima di tutto, infatti, urge comprendere chi sono i potenziali fruitori delle attività culturali in questione: l’audience può appartenere a diverse fasce d’età, rappresentare specifici interessi o gruppi demografici. Questo passaggio si rivelerà poi fondamentale per creare messaggi e offerte attraenti e rilevanti. Per la promozione vera e propria degli eventi culturali, oggi ci si avvale di una moltitudine di canali: da quelli più tradizionali, come la pubblicità su stampa, radio e televisione, a strumenti di digital marketing come social network, siti web ed e-mail, fino alle intramontabili relazioni pubbliche. Per un evento o un’organizzazione culturale è indispensabile creare un’identità distintiva: un insieme di elementi visivi, verbali e concettuali che consentano di posizionarsi nella mente dei fruitori. Attraverso la comunicazione dei valori e della mission dell’associazione o dell’evento stesso, il branding aiuta a differenziarsi dalla concorrenza e a determinare la percezione del pubblico rispetto alle alternative sulla piazza. Ma il marketing culturale non si limita alla semplice promozione di eventi: il pubblico va coinvolto in modo attivo tramite iniziative sui social, concorsi, esperienze immersive, incontri con autori o artisti e così via. In questo modo si instaura un legame più solido tra il pubblico e l’evento o l’organizzazione culturale. L’efficacia delle campagne va misurata concretamente, al fine di comprendere le strategie più adeguate e gli eventuali miglioramenti da apportare.
Come promuovere eventi culturali: consigli utili
Abbiamo visto come il marketing culturale sia un modo concreto per incoraggiare e valorizzare la cultura, aumentando la partecipazione del pubblico. La promozione di eventi culturali richiede un approccio creativo e mirato. Dopo aver identificato il pubblico target, l’apporto dei social media è fondamentale. Canali digitali come Facebook, Instagram, Twitter e LinkedIn consentono di condividere contenuti correlati agli eventi, pubblicare aggiornamenti sui partecipanti e creare pubblicità mirate per raggiungere l’utenza. Per ingaggiare l’audience sono decisivi contenuti accattivanti come infografiche, foto e video, che attirino l’attenzione e suscitino curiosità. Un’alternativa interessante consiste nel condividere succosi “dietro le quinte” e anteprime degli artisti, in modo da creare hype in vista dell’evento. È anche possibile collaborare con influencer e partner come creator locali, blogger culturali o altre personalità di spicco, a patto che siano il più possibile pertinenti, al fine di promuovere le iniziative culturali. Anteprime esclusive, workshop o incontri preliminari possono essere delle valide soluzioni in qualità di teasing promozionali pre-evento, per generare interesse e coinvolgimento intorno alla manifestazione principale. Nell’organizzazione degli eventi culturali, poi, è importante includere la comunità locale attraverso partnership con organizzazioni del posto, oppure coinvolgendo artisti e talenti locali, o ancora organizzando eventi collaborativi che riflettano le tradizioni e la cultura della comunità. A bocce ferme, poi, come accennato è saggio raccogliere feedback dai partecipanti per approfondire cosa ha funzionato e in cosa invece si può migliorare. Misurare il numero di partecipanti agli eventi, raccogliere riscontri, analizzare il responso delle metriche digitali sono solo alcuni degli indicatori di cui tenere conto per una valutazione complessiva.