Qual è il giocattolo più venduto al mondo?
Il famoso rompicapo tridimensionale, inventato dall’architetto ungherese Erno Rubik nel 1974, in mezzo secolo di storia ha venduto oltre 350 milioni di unità a livello globale. Un numero spaventoso, ma che in realtà è stato sorpassato a più riprese da altri “concorrenti” altrettanto iconici e famosi. Tra questi la bambola Barbie, introdotta nel 1959, si rivela senz’altro il passatempo più venduto di tutti i tempi, con oltre un miliardo di unità circolate in oltre sei decenni. Ancora oggi, come vedremo, il cavallo di battaglia di Mattel conserva un’estrema popolarità, anche grazie ad efficaci strategie e una continua innovazione.
Il successo di Barbie, il giocattolo più venduto al mondo
Il fatto che le Barbie siano rimaste sulla cresta dell’onda per così tanto tempo non è certo casuale. Mattel, seconda azienda mondiale nel settore dei giocattoli per fatturato, introduce continuamente nuove linee con vari temi, professioni e stili. Oltre alle singole bambole, l’azienda produce accessori, vestiti, veicoli e case di Barbie, aumentando interattività e interesse nei bambini. Negli anni il marchio si è espanso anche oltre i pupazzi, includendo film (come l’adattamento del 2023 con protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling), serie televisive, videogiochi e libri. In questa maniera le bambole rimangono sempre aggiornate e rilevanti per le nuove generazioni. A tal proposito, è interessante notare come diversi adulti che da piccoli giocavano con questi giocattoli continuino ad acquistare gli stessi per i loro figli, andando a stabilire delle vere e proprie tradizioni di famiglia e promuovendo il collezionismo. Per restare al passo coi tempi, poi, il colosso statunitense ha ampliato la gamma di Barbie includendo protagoniste di differenti etnie, corporature e capacità, per rispecchiare un’inclusività sempre crescente. Rappresentando diversi ruoli professionali, le bambole si trasformano in veri e propri modelli positivi per le bambine, che possono coltivare il loro sogno di diventare astronaute, dottoresse o leader mondiali. Barbie, insomma, è un’autentica icona culturale, capace di riprodurre vari ideali di bellezza e successo e di adattarsi alle tendenze sociali in costante cambiamento.
I Lego, il cubo di Rubik e altri giocattoli sempre in voga
Le Barbie, in definitiva, sono da considerarsi i giocattoli singoli più distribuiti al mondo perché, tenendo conto del numero totale di unità, queste bambole hanno venduto oltre un miliardo di pezzi dal loro lancio nel 1959. Ma ci sono diversi altri passatempi che, proprio come il prodotto di punta di Mattel, hanno trovato il loro posto nei cuori di milioni di persone di tutto il mondo, conservando intatta la loro popolarità attraverso le generazioni. È il caso dei mattoncini Lego, introdotti negli anni Cinquanta, che hanno venduto miliardi di unità incluse in milioni di set completi. La loro estrema versatilità e la capacità di stimolare creatività e immaginazione di grandi e piccini li rendono un must-have per tutte le età. A proposito di stimoli per la creatività, il già citato cubo di Rubik è un puzzle che richiede logica, strategia e pazienza per trovare la soluzione. Ad attrarre le persone è proprio la complessità di questo rompicapo, oltre alla sensazione di realizzazione che si prova una volta risolto. Un altro prodotto di punta di Mattel sono le Hot Wheels, famosissime macchinine in miniatura lanciate nel 1968, popolari grazie alla loro varietà, alla qualità e ai set di piste interattive. Menzione particolare per l’animaletto domestico virtuale Tamagotchi, ideato dalla giapponese Bandai nel 1996, che ha venduto milioni di unità. Troppo ghiotta, per bambini e adolescenti, quella combinazione unica tra gioco e responsabilità nel prendersi cura di un amico virtuale con bisogni assai realistici.