I 10 giocattoli più costosi venduti all’asta
Spesso, infatti, questi oggetti possono rivelarsi cimeli preziosi per via dell’esclusività, delle condizioni in cui si trovano e per la loro storia. La vendita all’incanto di giocattoli rari, dunque, rappresenta un business in crescita, con acquirenti decisi a pagare cifre all’apparenza folli per vere e proprie opere d’arte. Andiamo dunque a stilare una top-10 dei giocattoli più costosi venduti all’asta.
La Batmobile di latta del 1966
Una Batmobile realizzata nel 1966 da Yonezawa, uno dei più importanti produttori di giocattoli nipponici dell’epoca, è stata venduta nel 2023 per 150.000 dollari. Tutto merito della presenza della scatola originale e del mini-Batman in plastica verniciata seduto al volante.
Il Santa Claus in slitta del Diciannovesimo secolo
Segue a ruota un altro giocattolo di latta, stavolta a cura di Althof, Bergmann & Co., rinomata e tradizionale ditta americana. Nel 2010, un collezionista ha acquistato il Babbo Natale con slitta trainata da capre per 161.000 dollari. Si tratta di un pezzo antico, risalente al 1880: in circolazione ce ne sarebbero soltanto tre in buono stato.
La statuetta di G.I. Joe: la prima action figure della storia
Si tratta di uno dei primi prototipi di G.I. Joe: datato 1964, è ritenuto la prima action figure di sempre. Il modellino del soldato americano venne realizzato a mano da Don Levine, il padre di G.I. Joe, in persona: l’acquisto record risale al 2003, per ben 200.000 dollari.
L’action figure di Boba Fett
Questo prototipo dotato di razzo è diventato il fiore all’occhiello dell’universo collezionistico di Star Wars: la sua produzione fu subito interrotta e così ne rimasero in circolazione soltanto pochi pezzi, tutti ambitissimi. Uno di questi modelli è stato venduto nel 2022 per poco più di 204.000 dollari.
L’avvolgitubo Charles
Realizzato intorno al 1870 dalla ditta George Brown & Co., l’avvolgitubo della linea Charles è considerato da molti il più importante tra i giocattoli americani del Diciannovesimo secolo. Nel 1991 è stato battuto all’asta per 231.000 dollari.
L’orso Steiff griffato Louis Vuitton
Avete mai visto un orsacchiotto di peluche vestito di tutto punto con l’inconfondibile motivo di Louis Vuitton? Uno di questi esemplari, oggi esposto al Teddy Bear Museum di Jeju, in Corea del Sud, è stato acquistato nel 2000 in Francia da una collezionista coreana per circa 214.000 euro, ossia quasi 239.000 dollari.
La bambola firmata Kammer & Reinhardt
A Londra, nel 2014, l’orgoglio dell’industria tedesca delle bambole è costato ben 242.500 sterline, al cambio una cifra di poco superiore ai 300.000 dollari. Si tratta di una bambola di Kammer & Reinhardt, storica azienda nata nei primi del Novecento: l’ipotesi è che si tratti di un prodotto sperimentale, poiché non esistono altri modelli identici.
La Barbie con i diamanti
La Barbie più preziosa in circolazione è quella realizzata dal designer australiano di gioielli Stefano Canturi: la bambola indossa un collier e un anello di diamanti per un totale di 3 carati. Nel 2010, a New York, un collezionista l’ha comprata per 302.500 dollari, devolvendo l’intera cifra in beneficenza.
Il prototipo di Boba Fett del 1979
La palma di secondo giocattolo più costoso venduto all’incanto appartiene ad un’altra statuetta di Boba Fett di Star Wars, battuta all’asta negli Usa alla cifra esagerata di 525.000 dollari nel maggio 2024. L’action figure modello “J-Slot (Version 2) Rocket-Firing” è alta quasi dieci centimetri e ne esistono soltanto una trentina di esemplari in tutto il mondo.
I giocattoli più costosi venduti all’asta: in testa ancora Boba Fett!
Pochi mesi più tardi l’appena citata vendita di Boba Fett, sempre nel 2024, un altro dei cacciatori di taglie spara missili di Guerre Stellari è finito tra le mani di un anonimo privilegiato. Stavolta, però, l’investimento è stato davvero da record: ben 1,34 milioni di dollari! L’estrema rarità di questi articoli si spiega con il fatto che la loro produzione è stata interrotta e ritirata dal mercato, per via di possibili rischi legati al soffocamento. I pochissimi che ne hanno una, insomma, sono in possesso di una fortuna vera e propria.