Giocattoli da collezione: quali sono i più famosi sul mercato
Non solo: c’è chi è pronto a spendere una vera e propria fortuna pur di accaparrarsi qualche pezzo esclusivo, una sorta di ricordo dei tempi che furono. Scopriamo insieme alcuni esempi dei giochi - che in molti ricorderanno ancora - che, nonostante l’evoluzione tecnologica, nel 2023 mantengono immutato il loro fascino.
Il Game Boy della Nintendo: uno dei pezzi che hanno fatto la rivoluzione dei videogame
Quando il Game Boy della Nintendo arrivò sul mercato dei giocattoli nel 1989, segnò l'inizio di una nuova era delle console portatili. Il primo Game Boy aveva solo quattro giochi, tra cui Super Mario Bros ed è stata una delle console più longeve della storia in quanto è stata ritirata dal mercato dopo 14 anni, il 23 marzo 2003. E nonostante sul mercato ci fossero console tecnologicamente superiori, come il Game Gear, il Game Boy riscosse da subito un maggiore successo. Oggi c'è ancora colleziona i vecchi modelli che possono essere un tesoro, tanto da portare il suo valore nelle vendite online a diverse centinaia di euro.
L’Allegro Chirurgo e Gira La Moda: i pezzi da collezione dei bambini degli anni ’80
Il gioco che ha fatto sognare tanti medici e infermieri in erba è la versione italiana del gioco da tavolo “Operation”: costituito da una plancia metallica con la raffigurazione, in versione fumettistica, di un paziente sdraiato, che sul corpo ha diversi fori da cui si devono estrarre le ossa ed altri oggetti in plastica. L’operazione viene fatta tramite un paio di pinzette metalliche, cercando di non toccare i bordi, i quali, se vengono toccati, attivano un segnale sonoro che fa illuminare la lampadina posta sul naso del paziente e ciò indica il fallimento dell’operazione. Un pezzo da collezione proprio come “Gira La Moda”, gioco da tavolo per bambine, nato nel 1984 che aveva lo scopo di creare dei disegni di modelli, abbinandoli insieme a diversi capi di abbigliamento. Il gioco principale consisteva in una serie di cerchi concentrici e girevoli che davano la possibilità di creare numerosi abbinamenti, sempre diversi. Quando si realizzava la composizione, si poggiava un foglio di carta sulla ruota e si ricalcava con un carboncino. Anche in questo caso, diversi decenni dopo, ci sono appassionati pronti a spendere ben più del valore reale del gioco pur di continuare a farlo.
La prima Barbie della Mattel vale oltre 20.000 dollari
La bambola dai capelli biondi, il viso perfetto e il corpicino affusolato risale al lontano 1959 e, al contrario della versione attuale, ha un espressione seria, quasi snob. Sebbene in questa prima edizione sfoggi uno stile meno aggressivo, il costume zebrato viene abbinato a scarpine con il tacco e occhiali da sole in pandan. Un riferimento attorno a cui sono stati creati poi tutti i successivi modelli arrivati nei decenni a seguire: la confezione originale in cui è contenuta presenta una stampa adornata di altre sue rappresentazioni con outfit diversi, mentre la scritta in nero “Teen are fashion model Barbie” campeggia due volte in centro alla scatola, tra una fila e l’altra composta dalle immagini. Il valore attuale si aggira intorno ai 23.000 dollari: non averci mai giocato, ad oggi, rappresenta quindi davvero un grande affare.
I Playmobil finiti in disuso… ma non per i collezionisti
Nati in Germania alla fine degli anni '70, i Playmobil sono uno dei giocattoli più venduti e ricercati al mondo: tratto distintivo dei Playmobil sono i personaggi in scala 1:24 con il volto sorridente, i preferiti dai bambini più piccoli. I giocattoli Playmobil sono prodotti in serie di set a tema, personaggi speciali individuali e set di gioco, tra i più famosi ci sono i Playmobil Cavalli, i Playmobil Country, i Pirati, i Super 4 e così via: insomma, ne hanno fatti così tanti che negli anni alcune serie sono diventati dei veri e propri pezzi da collezione. La produzione di quelle più datate infatti venne interrotta a mano a mano che se ne aggiungevano di nuove, facendo si che alcuni pezzi ormai sono così rari che vengono venduti anche a più di mille euro. Controllare in cantina di averne ancora qualcuno potrebbe essere una buona idea.