I giocattoli che hanno l’intelligenza artificiale: quali sono
L’introduzione dell’AI nel mercato ludico è in continua espansione, di pari passo con l’evoluzione tecnologica e le aspettative dei consumatori. Questi ultimi, infatti, sono alla ricerca di esperienze personalizzate e di dispositivi che apprendano le singole preferenze, interagiscano in modo unico e, perché no, offrano attività educative e stimolanti. I grandi marchi del settore dei giocattoli e della tecnologia, di conseguenza, stanno sostenendo in modo proattivo i prodotti basati sull’AI, rendendoli sempre più pubblicizzati e diffusi negli store.
Giocattoli con l’intelligenza artificiale: peculiarità e caratteristiche
Uno dei tratti più comuni dei giocattoli muniti di intelligenza artificiale è la capacità di rispondere a comandi vocali, riconoscendo la voce del proprietario, fino a sostenere vere e proprie conversazioni. Ma non solo: i giochi si adattano alle caratteristiche del bambino e alle sue preferenze, dal suo nome ai suoi gusti musicali, rispondono al suo tocco o agli abbracci. In base alle interazioni con l’utilizzatore i prodotti possono adattarsi e migliorare nel tempo, in quello che in gergo tecnico si chiama apprendimento adattivo. Alcuni modelli sono in grado di riconoscere i volti, rispondendo in modo diverso ad un’espressione gioiosa, triste o arrabbiata. Altri sono collegabili alle apposite applicazioni su smartphone o tablet, per estendere il gioco e personalizzare ulteriormente le attività. Dal punto di vista di apprendimento ed educazione, gli articoli con l’AI includono nel loro arsenale giochi formativi, di logica o altre attività per trasmettere abilità matematiche, linguistiche e sociali. Attraverso la combinazione con le app di realtà aumentata, i modelli più recenti possono trascendere il concetto di giocattolo fisico, per espandere l’universo ludico oltre i confini del digitale.
Giocattoli e AI: alcuni esempi
Tra quelli dotati di intelligenza artificiale, uno dei giocattoli più celebri è Grok, un peluche a forma di razzo in grado di rispondere agli interrogativi e di guidare i bambini attraverso compiti complessi. Le conversazioni tra Grok e i suoi proprietari vengono trascritte all’interno di un’apposita app, in modo che i genitori possano monitorare costantemente lo scenario ludico e persino vietare determinate parole o argomenti. Miko Mini è un robottino dotato di AI interna che supporta le tecnologie di OpenAI, il noto colosso dell’intelligenza artificiale. Per queste ragioni si rivela un valido alleato anche nello studio: è addestrato a risolvere problemi matematici, a raccontare e ad ascoltare storie e nel porre domande, candidandosi a vero e proprio compagno di giochi e di studi. Anche Hello Barbie sa sostenere delle conversazioni fluide con i bambini: si tratta di una bambola che usa l’intelligenza artificiale, memorizzando le interazioni passate per personalizzare al meglio le risposte. Grazie alla connessione a Internet, Hello Barbie può rispondere a domande, ricordare preferenze e sviluppare conversazioni basate sui gusti e interessi del bambino. Fawn è un tenero cerbiatto molto abile a fornire supporto emotivo: la sua AI si focalizza proprio sull’apprendimento delle emozioni, aiutando i piccoli a sviluppare empatia e a comprendere lo stato d’animo di chi li circonda. Chiudiamo con uno dei giochi per bambini per eccellenza, l’orso di peluche: TeddyGPT è basato su un modello di AI che utilizza il linguaggio naturale per comunicare con i bambini, rispondere alle domande, raccontare storie e proporre attività personalizzate. Tra i fiori all’occhiello dell’orsacchiotto interattivo c’è la capacità di formulare frasi dettagliate e intrattenere conversazioni fluide: anche in questo caso, l’apprendimento dalle precedenti interazioni è decisivo nel miglioramento delle risposte. Questo aspetto lo rende particolarmente adatto per le famiglie che cercano un giocattolo che non fornisca solo intrattenimento ma anche contenuti educativi, in una forma conversazionale coinvolgente.