Gadget per la cucina: come personalizzarli e quali sono i migliori
Pur non essendo con ogni probabilità l’ambiente più vissuto della casa, la cucina è un piccolo mondo all’interno del quale non possono mancare alcuni oggetti indispensabili, a cui si affiancano piccoli vizi per coltivare il nostro sogno nascosto di diventare grandi chef. Ecco dunque che nel corso degli anni si è creata una vera e propria fetta di mercato: quella dei gadget da cucina. In questa guida andremo a capire quali sono i migliori da avere e se possono essere personalizzabili.
Gadget da cucina, quali sono i più tecnologici disponibili sul mercato
All’interno del nostro blog potete già trovare un articolo che illustra quali sono i migliori gadget per la casa. Alcuni di essi, come per esempio gli smart speaker o i robot aspirapolvere, possono essere inseriti anche in questa guida. Tuttavia, per ampliare la scelta ai nostri lettori, ci concentreremo su altri prodotti che hanno preso gradualmente possesso delle nostre cucine.
Cominciamo dai gadget per la cucina che sfruttano la migliore tecnologia disponibile in circolazione. L’introduzione del digitale in un ambiente tradizionalmente “analogico” come la cucina può ricondursi a una duplice esigenza: accorciare i tempi e sperimentare. Il primo bisogno risponde a chi magari rientra a casa da una giornata di lavoro particolarmente stressante e non ha molta voglia di mettersi ai fornelli. Eppure, anziché ricorrere alla classica scorciatoia del delivery, decide di svuotare il proprio frigo. Qui entrano in gioco i gadget tecnologici, che ormai fanno gran parte del lavoro in autonomia lasciandoci unicamente l’onere di controllare che tutto funzioni correttamente.
La seconda necessità, collegata alla prima, è sotto gli occhi di tutti. Visitando il settore casalingo in un negozio specializzato si può infatti rimanere impressionati dalla quantità di elettrodomestici disponibili. E se da un lato ciò fa presagire un possibile affollamento di oggetti su mobili e scaffali, dall’altro va riconosciuto che molti di essi posseggono talmente tante funzionalità da rendere superfluo l’acquisto di beni complementari. Bando alle ciance e vediamo dunque cosa ci riserva il mondo della tecnologia applicato ai consumi culinari:
- Friggitrice ad aria: sul tema c’è grande controversia per quanto riguarda “pro” e “contro”. È però innegabile la comodità di poter cuocere cibi, in diversa maniera, per sfamare fino a un intero nucleo familiare (si arriva a una capacità massima di 5 litri). Secondo alcuni, la friggitrice ad aria è più igienica, ecologica (consuma la metà di un forno tradizionale) e anche facile da pulire. Secondo altri, la quantità di olio pressoché minima con cui si procede alla cottura sarebbe capace di distorcere e alterare la consistenza dei cibi stessi;
- Planetaria: conosciuta con il più classico nome di “impastatrice”, è l’utensile indispensabile per i più golosi ma anche per le casalinghe più incallite. È possibile infatti adoperare la frusta, per montare, oppure il gancio, per sfornare pane e pizza in grandi quantità. Tra le raccomandazioni citiamo l’urgenza di avere tra le mani una macchina potente (almeno da 300 W) e capace di saper rispondere alle principali esigenze dei cuochi (velocità, aggiunta ingredienti, accessori ecc.);
- Depuratore acqua: l’alternativa domestica alle cosiddette “casette d’acqua” pubbliche. Un vero e proprio investimento per eliminare successivamente il ricorso alle bottiglie d’acqua, risparmiando denaro con una scelta ecosostenibile. Tante le tipologie di filtri applicabili, anche in base a come desideriamo ricevere l’acqua (se liscia o gassata), comunque sia è fondamentale fare manutenzione nei tempi prestabiliti (di norma il filtro va cambiato due volte all’anno).
Gadget da cucina, quali sono i migliori personalizzabili
Molti degli oggetti precedentemente elencati rispondono principalmente al concetto di “praticità”, pur non denigrando del tutto la parte estetica. Risulta però indubbio che il tocco magico per dare slancio e personalità alla propria cucina siano proprio i gadget personalizzabili. Anche in questo caso il consiglio è quello di non limitarsi a viaggiare con la fantasia. Qui, tuttavia, ci limiteremo a esporre grandi classici che non mancano mai nelle cucine degli italiani:
- Grembiule: se c’è un simbolo per eccellenza di cosa significa vivere la cucina, quello è il grembiule. Elemento che ristabilisce le gerarchie, soprattutto quando si è in compagnia di tante persone, evitando che malintenzionati si avvicinino a griglie e fornelli. Con le proprie iniziali ricamate, oppure con un messaggio che non lascia spazio a interpretazioni, ma rigorosamente macchiato e vissuto da quintali di ragù cucinato con amore;
- Apribottiglie: un altro arnese con cui giocare in casa, letteralmente, è probabilmente l’oggetto più brandizzato nelle cucine italiane, forse anche oltre il grembiule. Magari meglio estrarlo per bere una birra con gli amici sul divano piuttosto che per aprire una costosa bottiglia di champagne durante una cena a lume di candela;
- Tovagliette e “schiscette”: nella concezione odierna del bon ton la tovaglia va considerata obbligatoriamente un elemento di arredo e design di cucine e sale da pranzo, ma la tovaglietta, emblema di un pasto consumato spesso in fretta e furia, può dare quel carattere in più alla mise en place. Discorso analogo per quanto riguarda la “schiscetta”, vale a dire il contenitore per il pranzo in trasferta. Una soluzione elegante e raffinata, ma non per questo impersonale, nei luoghi di lavoro che vogliono darsi un certo tono.