Arriva SearchGPT: cosa è il nuovo tool di intelligenza artificiale
Almeno per il momento, però, si tratta di un prototipo: per provarlo è possibile candidarsi entrando a far parte di un’apposita lista d’attesa. Ad oggi sul progetto c’è ancora un certo riserbo, quasi un alone di mistero. Nessun approfondimento tecnico sulle dinamiche di funzionamento, nessuna data e una sola certezza: l’applicazione dell’AI ai dati web per fornire risposte rapide e mirate. Stando alle dichiarazioni della stessa OpenAI sul proprio blog si suppone che, in un prossimo futuro, le funzioni del prototipo vengano implementate direttamente sul “fratello maggiore” ChatGPT. Sulla base delle poche informazioni disponibili, dunque, andiamo a delineare i meccanismi di questo modello e quali implicazioni avrebbe nella vita quotidiana degli utilizzatori.
SearchGPT: possibile funzionamento e applicazioni
A fornire qualche indicazione per comprendere meglio l’identikit di SearchGPT è la stessa OpenAI che, sul suo blog, scrive di un prototipo “progettato per combinare la forza dei nostri modelli di intelligenza artificiale con informazioni dal web”, in modo da “fornire risposte rapide e tempestive da fonti chiare e pertinenti”. Così, oltre a migliorare i risultati delle ricerche online fornendo risposte più precise e contestualizzate, SearchGPT andrebbe a rappresentare un plus per i servizi clienti, con la sua capacità di assistere gli utenti rispondendo alle loro domande in modo veloce ed efficiente.
Dal punto di vista di educazione e apprendimento, affidarsi ad una tecnologia avanzata di ricerca basata sull’intelligenza artificiale aiuterebbe studenti e ricercatori a trovare informazioni rilevanti in modo più efficace. Nutrire gli assistenti virtuali attraverso dati di ricerca avanzati consentirebbe di accrescere le capacità di comprensione e generazione del linguaggio naturale del modello GPT negli assistenti virtuali. Un simile sviluppo permetterà dunque di fornire agli utenti risposte più precise, attinenti e utili che mai.
Il futuro dei motori di ricerca attraverso l’AI
Come accennato, OpenAI non ha ancora condiviso approfondimenti su come lavora il motore di ricerca dal punto di vista meramente tecnico. Sulla base dei pochi elementi di cui disponiamo, tuttavia, possiamo farci un’idea sul nuovo “gioiellino” basato sull’intelligenza artificiale. Secondo il colosso dell’AI, le funzionalità di SearchGPT si baseranno su modelli di OpenAI già esistenti e disponibili al pubblico, da integrare con le informazioni prese dal web. L’azienda ha anche chiarito che tra i principali obiettivi di SearchGPT ci sarà quello di fare in modo che l’utente ottenga le risposte sempre più rapidamente, con maggiore immediatezza, senza dover interrogare il motore di ricerca con più tentativi. Tutto ciò sarà possibile attraverso il potenziamento delle capacità conversazionali, in aggiunta alle informazioni attinte dalla Rete in presa diretta.
Per garantire trasparenza, veridicità e verificabilità, il modello rimanderà in modo chiaro e inequivocabile alle fonti da cui trarrà le sue informazioni. Un aspetto, quest’ultimo, semplificato dagli accordi stretti con alcuni editori, che potranno gestire anche il modo in cui comparire nel motore di ricerca. Le risposte, dunque, potranno contenere riferimenti diretti a fonti come articoli scientifici, notizie, siti web e altre risorse autorevoli e affidabili, con tanto di link diretti alle pagine web originali, in modo da consentire al fruitore di approfondire l’argomento. Potendo essere rivisto continuamente con le informazioni più recenti, SearchGPT garantirà un aggiornamento costante, facendo in modo che le sue risposte siano sempre attuali e rilevanti. Il laboratorio di ricerca ha chiarito che SearchGPT è slegato dall’addestramento dei modelli di AI generativa di OpenAI. Ciò significa che le informazioni ottenute e presentate tramite SearchGPT non vengono impiegate per addestrare ulteriormente i modelli di intelligenza artificiale generativa dell’azienda, come GPT-3 o GPT-4. Una separazione resasi necessaria, che garantisce trasparenza, rispetto della privacy e indipendenza delle fonti, migliorando la fiducia e la qualità dell’esperienza utente con SearchGPT.