Marketing relazionale: cos’è, esempi e vantaggi
Tale soluzione può aiutare le aziende a distinguersi, creando legami emotivi e significativi sulla base di sentimenti come la fiducia e la soddisfazione. Ciò può rivelarsi particolarmente importante in settori in cui la concorrenza è spietata ed è difficile differenziarsi sul prodotto. Anziché concentrarsi esclusivamente sulla vendita in senso stretto, il marketing relazionale si basa sulla tesi che mantenere i clienti esistenti sia più economico e redditizio rispetto alla ricerca costante di nuovi avventori.
Elementi chiave del marketing relazionale
Il marketing relazionale non può prescindere dal mantenimento di un dialogo aperto e costante con i clienti. Questa comunicazione continua è basata sull’impiego di vari canali, come la posta elettronica e i social network: strumenti attraverso i quali proporre incentivi, programmi fedeltà, un puntuale servizio clienti e, nel complesso, esperienze d’acquisto positive e appaganti. La personalizzazione è un altro punto cardine di questa branca del marketing e consiste nell’offrire comunicazioni, prodotti e servizi su misura, che rispondano il più possibile alle specifiche necessità dei singoli clienti. Limitarsi a proporre non basta: è importante praticare un ascolto attivo, raccogliendo riscontri e feedback e rispondendo con tempestività ad esigenze e preoccupazioni. L’obiettivo ultimo è quello di creare un valore sia per l’azienda che per i clienti stessi, attraverso proposte di qualità che lascino questi ultimi soddisfatti, generando per la compagnia dei profitti sostenibili.
Marketing relazionale: tutti i vantaggi
Come accennato, il marketing relazionale può portare a relazioni più profonde e durature, migliorando la redditività e la stabilità dell’azienda a lungo termine. Individui coinvolti e fidelizzati saranno più propensi a rimanere devoti al brand, continuando a fare acquisti nel tempo. Ma questi sono soltanto alcuni dei vantaggi derivanti dall’adozione di questo approccio. Mantenere un cliente esistente è generalmente più economico rispetto ad acquisirne uno nuovo: per questo, investire nelle relazioni con i consumatori contribuisce alla riduzione dei costi di acquisizione. Conservando un dialogo aperto si possono raccogliere feedback preziosi, utilizzabili per migliorare prodotti, servizi ed esperienza d’acquisto complessiva. Del resto, uno zoccolo duro di fedelissimi è potenzialmente decisivo anche nel superamento di periodi difficili o di crisi: chi è devoto all’azienda sarà più propenso a rimanerle vicino anche nei momenti di incertezza. Soprattutto in quei settori in cui i prodotti sono simili tra loro, in definitiva, un’eccezionale esperienza cliente improntata sul marketing relazionale può rivelarsi un decisivo fattore differenziante, consentendo di distinguersi dalla concorrenza.
Dai colossi internazionali ai modelli italiani: esempi di marketing relazionale
Al di là delle onnipresenti Apple, Netflix e Amazon, ci sono diversi esempi di aziende che adottano efficacemente strategie di marketing relazionale. Tra queste, Airbnb si impegna a creare esperienze personalizzate sia per gli host che per gli ospiti. Chi si distingue per il proprio servizio eccezionale, infatti, può approfittare di diversi programmi e incentivi a mo’ di premio. Per quanto riguarda gli utenti, la piattaforma promuove la condivisione di racconti e esperienze, favorendo un senso di comunità. Lavazza fa leva sulla passione per il caffè al fine di costruire legami duraturi con i consumatori: l’azienda offre tour delle piantagioni di caffè, eventi culturali, corsi di degustazione e così via, impegnandosi ad adottare pratiche sostenibili e dimostrando un certo senso del dovere verso dei valori condivisi. Diffondere la cultura italiana attraverso il cibo è a tutti gli effetti una mission per Barilla: la multinazionale italiana della pasta sfrutta contenuti educativi, ricette, video e iniziative sociali per stabilire relazioni autentiche. Barilla incoraggia anche il coinvolgimento attraverso concorsi, sondaggi e eventi, facendo di tutto per stimolare le persone ad instaurare una connessione emotiva con il marchio.