Quali sono i giocattoli vintage che valgono di più
Nel determinare il prestigio di questi cimeli incidono fattori come la rarità, lo stato di conservazione, la domanda del mercato e l’impatto storico-culturale dei giocattoli. In generale, possiamo affermare che i pezzi vintage di spessore tendono a condividere alcune peculiarità comuni, che ne aumentano il credito agli occhi dei collezionisti. Ma quali sono, nel dettaglio, i giocattoli vintage più pregiati? Andiamo a scoprirlo.
Un giocattolo o un tesoro? Caratteristiche ambite dai collezionisti
Giocattoli prodotti in quantità limitate o per un breve periodo di tempo sono senza dubbio tra i più introvabili, e dunque molto ricercati. Fra questi, poi, molti sono difficili da reperire in buone condizioni e questo non fa che ripercuotersi sulla loro rarità. Pezzi antichi, in ottime condizioni o addirittura mai aperti e conservati nella confezione originale godono di una considerazione significativamente maggiore. Anche la popolarità del marchio o del franchise ha senz’altro voce in capitolo: giocattoli legati a brand molto affermati come Star Wars o Barbie tendono ad avere una domanda costante ed elevata. Alcuni di essi hanno avuto persino un grande impatto culturale, diventando vere e proprie icone di un’epoca, oppure pionieri di nuove tecnologie o design. Articoli legati a eventi storici o periodi particolari, inoltre, possono avere un’importanza speciale: quelli prodotti durante una guerra ne sono un esempio classico. In generale, è chiaro che le prime edizioni o le versioni originali tendano ad avere una richiesta maggiore da parte dei collezionisti rispetto a riedizioni o remake. In tal senso, la presenza di certificati o prove che attestino l’autenticità del giocattolo è decisiva per aumentarne l’appetibilità.
I giocattoli vintage che valgono di più: ecco quali sono
Alcuni giocattoli originali di Star Wars, risalenti agli anni Settanta e Ottanta, possono valere migliaia di dollari, specialmente se ancora nella confezione originale. È il caso delle prime action figure di Luke Skywalker, Darth Vader e Obi-Wan Kenobi del 1978, dotate di spade laser con un design che venne presto abbandonato in favore di una versione più semplice. Questi esemplari, a seconda del personaggio e delle condizioni, possono fruttare dai 5mila ai 30mila dollari. Discorso analogo per la Barbie originale del 1959: in ottime condizioni può valere oltre 25mila dollari, perché si tratta della prima versione della bambola più famosa al mondo. Il valore di alcuni set LEGO vintage degli anni Sessanta e Settanta, come quelli della serie “Space” o “Castello”, può ammontare a migliaia di dollari, così come quello di alcuni robot di latta giapponesi degli anni Cinquanta, su tutti Masudaya Machine Man. Alcuni modelli originali di Hot Wheels Redline, specie quelli prodotti tra il 1968 e il 1977 e noti per la striscia rossa sugli pneumatici, possono fruttare migliaia di dollari. Uno dei più preziosi è il 1969 Pink Rear-Loading Beach Bomb, caratterizzato dal caricamento posteriore delle tavole da surf: ne sono stati concepiti e distribuiti soltanto pochissimi prototipi. Concludiamo con il Teddy Bear Steiff, risalente addirittura ai primi del Novecento: un orsacchiotto di peluche in ottime condizioni può valere decine di migliaia di dollari, poiché Steiff è il marchio originale degli orsi di peluche e alcuni esemplari antichi sono estremamente rari. Il modello PB28, ad esempio, è tra i primissimi orsetti prodotti dall’azienda tedesca, nonché il primo ad essere commercializzato: caratteristica la sua pelliccia in mohair e i giunti articolati. Restando in orbita Steiff, una curiosità: l’orso “Teddy Girl” del 1905, appartenuto ad un collezionista inglese, è stato venduto all’asta all’impareggiabile cifra di 170mila dollari nel 1994, stabilendo un nuovo record mondiale per un peluche.