Quali sono i giocattoli che hanno fatto la storia
Con la sua storia millenaria, il mondo ludico ha subito una significativa evoluzione nel corso dei secoli: da semplici oggetti di gioco, spesso realizzati con materiali naturali, si è giunti oggi a sofisticati passatempi altamente tecnologici. Ma quali sono i primi giocattoli della storia? E quali prodotti hanno resistito maggiormente allo scorrere del tempo? Nelle prossime righe scopriremo queste ed altre curiosità sull’universo più amato dai bambini e non solo.
Evoluzione del giocattolo nella storia
Semplici oggetti fatti con materiali naturali, dal legno alla pietra fino all’argilla o il tessuto: questi erano i primi giocattoli della storia. Si trattava di modeste bambole di argilla, figure animali intagliate, palloni di stoffa o addirittura fatti con pelli o interiora di animali, mezzi di trasporto o figure umane intagliati nel legno. Solo più avanti, nelle antiche culture greche e romane, i bambini iniziarono a divertirsi con bambole di terracotta, carri trainati da animali, trottole e giochi di lancio, come il disco. Anche gli antichi Egizi disponevano di una vasta gamma di gingilli, compresi i bambolotti di terracotta, carri giocattolo e i primi, rudimentali giochi da tavolo. Determinante nello sviluppo dei prodotti su larga scala è stato l’avvento della rivoluzione industriale: la produzione in serie favorì la diffusione di modellini quali trenini, bambole, soldatini di stagno e puzzle. Nel Ventesimo secolo questa industria trovò il suo periodo di massima espansione, con la nascita di proposte iconiche come il Teddy Bear, ma anche i mattoncini Lego e i modellini di macchine Hot Wheels, prodotti dalla Mattel. Negli anni Ottanta un’altra rivoluzione, quella legata ai primi giochi elettronici e digitali: nascevano le prime console videoludiche e i computer per bambini, ma anche i videogiochi portatili, come il Tamagotchi, e Furby, un animaletto di peluche interattivo che può “parlare”, muoversi e reagire agli impulsi esterni. Negli ultimi decenni ha preso sempre più piede l’enfasi sui giocattoli educativi, proposte che incoraggiano lo sviluppo cognitivo, motorio e sociale nei bambini anche molto piccoli.
Giocattoli che hanno resistito nel tempo
Alcune alternative, in particolare, hanno dimostrato una resistenza straordinaria agli anni che passano, continuando a conservare la loro enorme popolarità nel corso di decenni o addirittura secoli. Tra questi spiccano senz’altro le bambole, uno dei giocattoli più amati da generazioni di bambine: l’esempio più iconico è legato alle Barbie, ancora oggi presenti quasi in ogni casa. Lo stesso discorso vale per le costruzioni, straordinari esempi di incentivi alla creatività che hanno dimostrato una durata eccezionale nel tempo, e per auto e trenini elettrici, che hanno mantenuto il loro appeal per decenni. Ad essere apprezzati da bambini e adulti sono anche i giochi da tavolo più classici, come Monopoli, scacchi e Dama, spesso una piacevole alternativa alla routine ludica online. In generale, possiamo identificare dei tratti comuni nei giocattoli con una maggiore resistenza alle epoche e alle generazioni: si tratta di quelli che offrono opportunità di gioco aperto, stimolano la creatività e l’immaginazione e permettono ai bambini di esplorare e imparare.
I cinque giochi più iconici
Abbiamo già menzionato l’importanza dei Lego e delle Barbie per lo sviluppo di generazioni di bambini. Fin dal loro debutto nel 1949, i mattoncini più famosi del mondo hanno conquistato adulti e piccini, con la loro capacità di offrire infinite possibilità di costruzione e creatività. Esattamente dieci anni dopo, nel 1959, la Mattel ha lanciato la bambola più apprezzata, ormai divenuta un’autentica icona della cultura pop, in una rappresentazione veritiera della moda e del lifestyle per molte generazioni di bambine. Ancor più antico è il morbido e peloso Teddy Bear, che rappresenta un orsacchiotto e deve il suo nome al presidente statunitense Theodore Roosevelt. Introdotto negli anni Trenta, Monopoli è diventato uno dei giochi da tavolo più popolari di sempre, insegnando rudimenti di strategia e finanza a giocatori di tutte le età. Per quanto riguarda le svolte più moderne, il Furby ha rappresentato a suo modo una “rivoluzione”: è stato uno dei primi pupazzi ad avere una rudimentale intelligenza artificiale, diventando rapidamente un fenomeno di massa.