
Deep Research di ChatGPT: che cos’è e come funziona
Si tratta, nel concreto, di una sorta di ponte tra l’intelligenza artificiale e l’informazione aggiornata. Pensiamo allora di avere a disposizione un assistente virtuale non solo molto istruito, ma anche in grado di andare a cercare notizie nuove, aggiornate e approfondite. Una risorsa incredibilmente utile, ad esempio, mentre si sta lavorando ad un progetto complesso o esplorando un argomento vasto e sfaccettato.
Deep Research, in sostanza, non è solo una nuova funzione: rappresenta nel suo piccolo una rivoluzione nel modo di fare ricerca in una forma più fluida, intelligente e, perché no, anche più umana nell’accompagnarci a scoprire ciò che ci serve davvero. È pensato in primis per chi lavora con l’informazione: giornalisti, content creator, marketer, ricercatori, consulenti, imprenditori. Si tratta però di uno strumento prezioso per chiunque abbia bisogno di prendere decisioni consapevoli, scrivere con cognizione di causa o semplicemente esplorare una tematica senza smarrirsi nel marasma del web.
Deep Research di ChatGPT: che cos’è
Tradizionalmente, il popolo internauta è stato abituato ad affidarsi ad un motore di ricerca per appagare la propria fame di informazioni. Bisognava aprire decine di schede sul browser, saltare qua e là tra diversi siti, confrontare articoli, cercare di distinguere le fonti attendibili da quelle meno affidabili. Un processo lungo, talvolta frustrante, che con Deep Research cambia radicalmente: ChatGPT diventa una sorta di ricercatore digitale personale. Il modello è capace di esplorare il web in tempo reale, selezionare fonti autorevoli, leggere e sintetizzare contenuti, confrontare punti di vista. Il responso finale è una risposta dettagliata, curata, spesso con riferimenti e link alle fonti utilizzate.
OpenAI ha reso disponibile una versione “light” di Deep Research anche per gli utenti del piano gratuito: si può accedere alla funzione in modo limitato, sperimentando le sue peculiarità e valutando se queste soddisfano le esigenze individuali. Questa versione senza abbonamento offre agli utenti fino a cinque utilizzi al mese: si basa sul modello o4-mini, progettato per essere più efficiente in termini di costi, conservando comunque un alto livello di qualità nelle risposte, sebbene queste ultime appaiano generalmente più concise rispetto alla versione completa. Per gli utenti con abbonamenti a pagamento come quelli Plus o Pro, ovviamente, i limiti di utilizzo sono più generosi.
Deep Research di ChatGPT: funzionamento e punti di forza
La differenza tra il ChatGPT “classico” e quello integrato con Deep Research appare presto lampante: la prima versione si basa esclusivamente sulle conoscenze acquisite durante l’addestramento, aggiornate fino a una certa data. È un po’ come chiedere una consulenza ad un individuo molto preparato, ma che non può consultare libri o Internet in tempo reale. Con Deep Research, invece, si fa un passo in più. L’assistente non si limita a ciò che già sa: va a cercare nuove informazioni sul web, in modo attivo e sul momento. Quando si attiva Deep Research, in buona sostanza, si sta chiedendo all’assistente non soltanto di rispondere sulla base delle sue conoscenze pregresse ma di “scavare nel profondo”.
Facciamo dunque un esempio, supponendo che un utente stia cercando informazioni sulle ultime normative sulla privacy nei software per centri sportivi in Europa. Con Deep Research, ChatGPT può cercare in tempo reale articoli, documenti e normative, leggerli, interpretarli e confrontarli: se necessario, restituirà una sintesi affidabile e chiara degli stessi, citando le opportune fonti così da permetterci di verificarle. È quasi come avere un team di analisti che lavorano per noi in pochi secondi. Uno dei punti di forza cruciali di questa funzione è che non si limita a “copiare e incollare” contenuti trovati online: l’AI legge i documenti, valuta il contesto, seleziona ciò che è rilevante, elimina il rumore di fondo e propone un testo coeso e utile, commisurato alla richiesta iniziale. La ricerca è più veloce, più mirata e meno dispersiva che mai, non sostituendosi al pensiero critico ma offrendo una solida base da cui partire. E questo, in un mondo frenetico e ricco di stimoli, può fare davvero la differenza.