Chi sono i mass connector nel marketing
Come vedremo, queste figure coincidono spesso con i ruoli di influencer o opinion leader. Grazie alle sue doti comunicative, insomma, un mass connector riesce a raggiungere e coinvolgere una grande fetta di utenza, soprattutto sfruttando i propri canali: dai social media al blog, dai podcast a tutti gli altri mezzi di diffusione. Tra i tratti identitari di questi personaggi c’è una forte capacità di attirare l’attenzione e di trasmettere una certa fiducia in relazione alle proprie opinioni o raccomandazioni.
L’efficacia dei mass connector
Va da sé che, soprattutto nel marketing, il ruolo dei mass connector possa rivelarsi estremamente efficace per raggiungere un ampio pubblico di potenziali clienti. Gli influencer costituiscono un esempio lampante di questo assunto: sono spesso considerati dei mass connector perché sono in grado di influenzare le decisioni d’acquisto dei loro follower. Le loro raccomandazioni e recensioni e i loro contenuti coinvolgenti hanno la notevole capacità di “aggirare” le barriere degli utenti, che spesso non percepiscono completamente quello che gli viene mostrato come una classica pubblicità. Collaborare con queste figure nell’ambito di una strategia di marketing, dunque, amplifica senz’altro portata ed effetti delle campagne promozionali, arricchisce la credibilità del marchio, condiziona positivamente i comportamenti d’acquisto. Per questo motivo è importante scegliere con cura i mass connector giusti, prediligendo valori come l’autenticità e la capacità di connettersi con il pubblico target e facendo in modo che siano in linea con i valori del marchio.
Mass connector nel marketing: alcuni esempi
Tra gli esempi di mass connector nel marketing abbiamo già citato il ruolo degli influencer sui social media: profili con migliaia o addirittura milioni di follower, vere e proprie star di piattaforme come Instagram, TikTok e YouTube. I creator pubblicano abitualmente contenuti che attirano l’attenzione del proprio pubblico di riferimento e molti di essi finiscono per collaborare con i brand per promuovere i loro prodotti o servizi. Non è detto che un seguito più limitato sia necessariamente un fattore negativo: spesso i cosiddetti “microinfluencer” sono in grado di trascinare una platea più fedele e coinvolta dei corrispettivi “macro”. Ricondurre i mass connector ai soli influencer, tuttavia, sarebbe riduttivo. Alcuni professionisti o esperti in determinati settori, come la tecnologia o la salute, sono considerati opinion leader: i loro pareri sono rispettati e seguiti maniacalmente da un pubblico interessato a quel preciso ambito. Le loro raccomandazioni, dunque, possono avere un impatto significativo sulle decisioni d’acquisto. Lo stesso discorso vale per i community leader, veri e propri punti di riferimento nelle comunità online e guide per gli altri membri.
Il ruolo del mass connector nelle strategie
Collaborando con un mass connector popolare e influente, un’azienda accresce rapidamente la propria brand awareness, ossia la consapevolezza che i consumatori hanno di un marchio, la misura in cui il pubblico riconosce e ricorda una specifica azienda. Esporre un marchio ad un vasto pubblico consente a dei potenziali clienti di “scoprirlo”, rivelandolo ad un’ampia platea, grazie alla visibilità garantita dall’influencer o dall’opinion leader. Senza contare che questi ultimi, come accennato, vengono spesso considerati autorevoli e affidabili dagli stessi utenti o appassionati: una giusta raccomandazione genera senz’altro maggior fiducia nei confronti di un marchio o di un prodotto specifico. Oltre all’aumento delle vendite, la collaborazione con i mass connector può portare alla generazione di lead qualificati, incoraggiando le persone a compiere azioni specifiche come l’acquisto di un prodotto o l’iscrizione ad una newsletter. Tali accordi, infine, possono aprire ad un’azienda le porte di nuovi e specifici segmenti di mercato, che potrebbero rivelarsi alquanto rilevanti per il marchio in questione.